Mentre ogni giorno che passa l’Iveco di Bolzano si conferma un tassello sempre più significativo dei piani di riarmo europei, in questi giorni tra il NOI Techpark di Bolzano e la Val Pusteria si stanno svolgendo le consuete esercitazioni militari finalizzate al combattimento in ambiente “artico e subartico”, con contorno di conferenze su prospettive geostrategiche e tecnologie belliche. Se già negli scorsi anni era evidente in quale scenario di preparazione alla guerra si inserissero queste iniziative, oggi i piani sempre più espliciti in questo senso dovrebbero rendere superflua ogni considerazione. Di seguito alcuni passaggi degli articoli usciti sul quotidiano Alto Adige.
“L’Esercito Italiano ha svolto una serie di test su personale, armi ed equipaggiamenti a bassissime temperature, nell’ambito dello sviluppo della capacità di combattimento in ambiente artico e subartico. La sede degli esperimenti, coordinati dal Comando delle Truppe Alpine e durati oltre una settimana, è stata la struttura tecnologica TerraXcube [del centro di ricerca Eurac] per la simulazione di climi estremi, inserita nel NOI Techpark di Bolzano. Le prove – condotte a temperature che hanno oltrepassato i 40° sotto zero – hanno interessato armi, capi di vestiario ed equipaggiamenti speciali, tende, stufe e razioni alimentari da combattimento, e hanno rappresentato uno sviluppo dei test avviati all’inizio dello scorso anno in Norvegia, nei pressi del Circolo Polare Artico, dal 2° reggimento alpini in occasione della grande esercitazione alleata Nordic Response 24, oltre ad integrare la sperimentazione effettuata sul Monte Bianco nello scorso mese di dicembre […]. [I] militari sono stati sottoposti anche a test psicologici e medici […].”
“Si è tenuta a San Candido la cerimonia d’apertura di ‘Volpe Bianca 2025’, l’esercitazione internazionale in ambiente innevato concepita dal Comando delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito e diretta dal Comando Truppe Alpine di Bolzano, che si inserisce nel quadro dello sviluppo della capacità artica e subartica della Forza Armata. Saranno oltre 1.300 i militari in campo fino al 15 marzo in Val Pusteria, appartenenti ai 15 reggimenti delle Brigate Alpine Julia e Taurinense e ad altri reparti dell’Esercito […]. La giornata clou di Volpe Bianca sarà il 13, con la ‘Arctic Shield’, la dimostrazione delle capacità ‘Cyber Electro Magnetic Activities’ in ambiente montano/artico, a cura del 9° reggimento sicurezza cibernetica ‘Rombo’, che impiegherà moderni droni e sistemi di guerra elettronica con la funzione fondamentale di abilitare attraverso tecnologie di punta la manovra degli alpini del 3° reggimento insieme agli altri reparti impiegati sul terreno. A seguire, nel pomeriggio, l’Auditorium Gustav Mahler di Dobbiaco ospiterà ‘Arctic Forum – Dolomi-tes 2025’, la conferenza sull’Artico organizzata dal Comando delle Truppe Alpine, alla quale prenderanno parte relatori di rango internazionale e che si articolerà su tre panel di attualità: ‘Interessi geopolitici e sfide’, ‘Approcci strategici per sicurezza e difesa’, ‘Tecnologie multidominio per materiali e attrezzature per operazioni nell’Artico’. Il forum si chiuderà con gli interventi della senatrice Isabella Rauti – sottosegretario alla Difesa con delega all’Artico – e del capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello. […] ‘Volpe Bianca è un appuntamento all’insegna dei valori, dell’addestramento e della tecnologia che si svolge in collaborazione con l’industria della Difesa, ponendosi i seguenti macro-obiettivi: verificare il livello di addestramento individuale e collettivo delle unità, creare le condizioni per sperimentare i materiali, gli equipaggiamenti e le tecnologie abilitanti per lo sviluppo della capacità artica e subartica dell’Esercito, oltre a diffondere la cultura delle sfide, interessi, approcci militari e innovazione legate all’Artico’, così nel suo discorso inaugurale il generale di divisione Michele Risi, comandante delle Truppe Alpine, alla presenza del sindaco di San Candido Klaus Rainer e del presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.