Archivi tag: Repressione

Carte di gabinetto. Sugli «avvisi orali» a due compagni bolzanini

Nei giorni scorsi, a due compagni bolzanini è stato consegnato un «avviso orale» da parte del Questore, «affinché mantenga[no] una condotta conforme alla legge». Se di per sé il provvedimento non comporta alcuna restrizione, si tratta, per esplicito annuncio degli stessi questurini, dell’anticamera di una richiesta di «sorveglianza speciale». Per quanto l’avviso orale sia una misura in sé risibile – soprattutto se paragonata ai colpi che si abbattono su molte altre compagne e compagni –, essendo un inedito in città ci sembra sensato parlarne, sia in relazione alla mobilitazione in solidarietà con la Palestina degli ultimi mesi, sia in vista delle richieste di sorveglianza speciale che potrebbero arrivare – e di un’auspicabile mobilitazione in risposta.

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Dal Brennero alla Palestina, abbattere le frontiere. Domenica 3 marzo manifestazione a Bolzano

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Dal Brennero alla Palestina, abbattere le frontiere

Mentre viene trasmesso in diretta televisiva l’orrore del genocidio del popolo palestinese, il prossimo 5 marzo la Corte di Cassazione si pronuncerà sulle condanne per la manifestazione contro il muro del Brennero del maggio 2016. Se saranno confermati i 130 anni complessivi inflitti in appello, per alcune decine di compagne/i si apriranno le porte del carcere.

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Una cassa di solidarietà per i condannati/e del Brennero

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La sentenza d’appello nel processo per la manifestazione al Brennero del 7 maggio 2016 ha distribuito più di 120 anni di carcere. Se le condanne fossero confermate in Cassazione, una trentina tra compagne e compagni potrebbero finire dietro le sbarre, vari altri avranno bisogno di una casa dove svolgere i domiciliari e in tutti i casi non mancheranno le spese da sostenere.

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Presidio in centro a Bolzano in solidarietà con Alfredo e gli altri e saluto al carcere

Nel primo pomeriggio di oggi (mercoledì 23 novembre) si è tenuto un presidio nel centro di Bolzano in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame da oltre un mese contro il 41 bis applicatogli e l’ergastolo ostativo, e con gli altri compagni che si sono uniti alla sua lotta. Interventi, letture, esposizione di una mostra sul 41 bis e volantinaggio; subito dopo ci si è spostati sotto le mura del carcere per un saluto solidale ai detenuti. Di seguito il testo distribuito.

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Imbrattata la sede Rai di Bolzano e comparsi striscioni in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame

A quanto riporta il sito del quotidiano Alto Adige, la scorsa notte (19 novembre) ignoti hanno imbrattato l’ingresso della sede Rai in Piazza Mazzini a Bolzano con vernice rossa e una scritta in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame da ormai un mese contro il 41 bis applicatogli e l’ergastolo ostativo. Nei giorni scorsi striscioni in solidarietà con Alfredo erano comparsi a Bolzano lungo la tangenziale cittadina e poco fuori città lungo la statale (il trafiletto è dell’Alto Adige):

Solidarietà con gli imputati per il corteo contro le frontiere al Brennero. Venerdì 14 maggio presidio a Bolzano

Il 14 maggio verrà pronunciata la sentenza per 63 compagni accusati di devastazione e saccheggio per il corteo contro le frontiere al Brennero del 7 maggio 2016, per i quali l’accusa ha chiesto oltre 300 anni di carcere. Cinque anni dopo quella giornata, i motivi che ci hanno spinti a scendere in strada sono più validi che mai: alle frontiere della fortezza Europa si continua a morire (l’ultima strage, con 120 persone lasciate annegare nel Mediterraneo, è di poche settimane fa) e la condizione di clandestinizzazione che lo Stato riserva agli stranieri senza documenti è stata estesa all’intera società, con la militarizzazione e il controllo generalizzato dei nostri spostamenti giustificati con l’Emergenza Covid. Non solo: l’accusa di devastazione e saccheggio è l’arma con cui lo Stato sta rispondendo ai più forti momenti di lotta contro la gestione dell’emergenza: la rivolta nelle carceri a marzo e gli scontri contro l’imposizione del coprifuoco ad ottobre dello scorso anno.

Venerdì 14 maggio alle 18.00 presidio solidale a Bolzano, ai prati del Talvera altezza ponte Talvera

“Ciò per cui ci scandalizziamo rivela sempre chi siamo”: sulle richieste di condanna per il 7 maggio 2016 al Brennero

Lo scorso venerdì, in un tribunale di Bolzano com’è ormai d’abitudine ridicolmente blindato, lo stato, nella persona del PM Andrea Sacchetti, ha chiesto oltre 300 anni complessivi di condanna per devastazione e saccheggio e altri reati per 63 compagni rei di aver partecipato alla manifestazione contro le frontiere del 7 maggio 2016 al Brennero. Le singole condanne arrivano fino a 10 anni (!), già ridotte di un terzo per via della scelta del rito abbreviato. La sentenza dovrebbe arrivare nei prossimi mesi. Pubblichiamo di seguito il testo di un volantino scritto dopo le richieste di condanna e uscito in questi giorni a Bolzano, insieme ad alcune parti del testo di indizione di quella manifestazione e al comunicato uscito nei giorni immediatamente successivi, per ricordare le motivazioni e lo spirito di quella giornata. Per un’analisi più dettagliata di questo ennesimo attacco repressivo rimandiamo a questa intervista a un compagno su Radio Blackout.

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