È uscito il primo numero (ottobre 2024) del bollettino cartaceo Bergteufel – Bolzano antiautoritaria. Esce senza una periodicità fissa, è gratuito, si trova allo Spazio autogestito Santabarbara in Viale Trento 20 B e viene distribuito alle iniziative in città. Per richiedere copie, proporre contributi o altro si può fare riferimento all’indirizzo email bergteufelbz@autistici.org. Chi vive a Bolzano e dintorni può anche abbonarsi gratuitamente comunicando via mail il proprio indirizzo. Di seguito l’editoriale:
Un giornale?
Quest’estate (come spiegato più nel dettaglio negli articoli che seguono) la Questura di Bolzano ha vietato ad uno dei redattori del blog Bergteufel (e proposto al Tribunale di vietare a un altro compagno) di possedere e utilizzare dispositivi mobili connessi ad internet, oltre che “strumenti di crittazione di messaggi”. L’accusa – che la Questura non si deve nemmeno preoccupare di dimostrare davanti a un giudice, irrogando direttamente la pena – è quella di convocare manifestazioni (in particolare in solidarietà con la Palestina) nel corso delle quali verrebbero sistematicamente violate leggi e prescrizioni – oltre che di diffondere messaggi anti-istituzionali.
Una misura di cui non ricordiamo precedenti, risibile in sé ma indicativa dell’aria che tira. Oltre a suscitare logiche considerazioni sul restringersi degli spazi di dissenso – ormai anche solo verbale – in tempi di guerra, questo contrattempo contribuisce a rafforzarci in una convinzione: accettare di diventare dipendenti, anche per l’organizzazione e la propaganda, da mezzi che appartengono al nemico e che non controlliamo in alcun modo è una scelta quanto mai sciagurata.
Vale in primo luogo per i social, ma anche per tutti gli altri mezzi digitali: non solo sono i principali veicoli della ristrutturazione totalitaria della società e si trovano al centro della tendenza alla guerra (e utilizzandoli contribuiamo a svilupparli). Come per tutte le tecnologie di una certa complessità, mentre ci illudiamo di usarli a nostro piacimento come se si trattasse di utensili, sono loro a determinare sottilmente il nostro comportamento; mentre crediamo di guadagnare in efficacia, perdiamo altre capacità, di cui ci troveremo sprovvisti il giorno in cui l’apparato che ce li fornisce deciderà di privarcene.
Cedere alle sirene della loro (presunta) maggiore efficacia (nel “raggiungere” interlocutori fantomatici), giustificando i mezzi coi fini e sacrificando inevitabilmente il qualitativo al quantitativo, non è – come sempre – solo inaccettabile, ma anche suicida, trattandosi di inseguire il nemico sul suo terreno con armi spuntate.
Anche per questo, cogliamo l’occasione per rispolverare un bollettino cartaceo, senza periodicità fissa. Nessuna pretesa: aggiornamenti sulle iniziative in città (e in regione), qualche considerazione su questioni che ci stanno a cuore, qualche testo altrui che ci sembra utile condividere. Buona lettura.