Dalla Palestina a Bolzano, sempre contro i lager di Stato
Mentre sotto i nostri occhi nella Palestina occupata si compie un genocidio con la complicità diretta degli Stati e dell’industria bellica occidentali – e dell’esercito italiano –, la guerra mondiale in cui ci stanno trascinando e i cui fronti si moltiplicano non può che riflettersi anche all’interno dei confini italiani in un clima repressivo che uno Stato in guerra rende ogni giorno più feroce.
L’ennesimo pacchetto sicurezza approvato nelle scorse settimane dal Consiglio dei ministri, insieme ad altre misure che non è esagerato definire di guerra contro chiunque, per necessità o per scelta, possa rappresentare una minaccia per la pace sociale, contiene una pesantissima criminalizzazione di qualunque atto «di resistenza anche passiva all’esecuzione degli ordini impartiti dalle autorità» – assimilato a una rivolta – all’interno delle carceri e dei lager per migranti come quello di cui è prevista l’apertura a Bolzano, e della solidarietà portata dall’esterno delle mura – in particolare, di tutte le «comunicazioni dirette a persone detenute» che suonino come «istigazione a disobbedire alle leggi».
Di fronte a quest’orizzonte, non possiamo che perseverare nella solidarietà con chiunque sia privata/o della propria libertà e nell’inimicizia verso chiunque costruisca e gestisca prigioni – in Palestina come in Italia; non possiamo che cercare ispirazione nel coraggio delle persone recluse che nel corso degli anni i CPR li hanno chiusi con il fuoco per davvero e a più riprese.
Venerdì 1 dicembre
Dalle 18.00 saluto solidale ai detenuti del carcere di Bolzano – sotto le mura (lato Talvera)
Dalle 19.00 presentazione dell’opuscolo I CPR si chiudono con il fuoco a cura di No CPR Torino e discussione – Spazio autogestito Santabarbara – Viale Trento 20 B (BZ)
info: santabarbarabz@canaglie.net