È uscito il primo numero di “disfare – per la lotta contro il mondo-guerra”
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Un piccolo spartiacque. Sul 15 marzo a Trento
Trento, 15 marzo: corteo contro le “piazze per il riarmo europeo”
Continuano le esercitazioni militari in Sudtirolo, tra il NOI Techpark di Bolzano e la Val Pusteria
Mentre ogni giorno che passa l’Iveco di Bolzano si conferma un tassello sempre più significativo dei piani di riarmo europei, in questi giorni tra il NOI Techpark di Bolzano e la Val Pusteria si stanno svolgendo le consuete esercitazioni militari finalizzate al combattimento in ambiente “artico e subartico”, con contorno di conferenze su prospettive geostrategiche e tecnologie belliche. Se già negli scorsi anni era evidente in quale scenario di preparazione alla guerra si inserissero queste iniziative, oggi i piani sempre più espliciti in questo senso dovrebbero rendere superflua ogni considerazione. Di seguito alcuni passaggi degli articoli usciti sul quotidiano Alto Adige.
Nella Serra in cui fiorisce ogni mistificazione
Con Gaza nel cuore, contro guerra e repressione
4 novembre giornata del disertore anche a Bolzano
Anche quest’anno, le celebrazioni del 4 novembre a Bolzano non sono passate del tutto indisturbate. Mentre in Piazza Walther andava in scena la cerimonia ufficiale alla presenza di tutte le autorità, nella vicina Piazza Domenicani, nonostante il giorno lavorativo e l’orario mattutino, in diversi hanno risposto alla chiamata dell’Assemblea bolzanina in solidarietà con il popolo palestinese, dando vita a una rumorosa contestazione.
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Il 4 novembre a Bolzano presidio contro la guerra e il genocidio in Palestina
Lunedì 4 novembre 2024 – Ore 9.00 – Piazza Domenicani (BZ)
Presidio contro la guerra e il genocidio in Palestina
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Sabato 3 agosto a Bressanone presidio per la Palestina, contro guerra e repressione
Venerdì 26 luglio a Bolzano presidio e assemblea pubblica per la Palestina, contro guerra e repressione
Torniamo in strada al fianco del popolo palestinese
Contro i venti di guerra e la corsa al riarmo
Contro i fogli di via e la repressione della Questura di Bolzano
Mentre l’attenzione internazionale rischia di scemare, assuefatta all’orrore, a Gaza e nel resto della Palestina occupata il genocidio incrementale perpetrato dallo Stato d’Israele continua, nell’aperta complicità dell’Italia e degli altri paesi occidentali. Che, oltre a collaborare attivamente allo sterminio del popolo palestinese, in modo ogni giorno più inquietante spingono l’intero sistema economico e sociale nella direzione della preparazione alla guerra, mentre le “linee rosse” che ci separano da un conflitto mondiale e potenzialmente nucleare vengono superate una dopo l’altra. Considerare lontana dalla nostra la condizione delle migliaia di disertori ucraini cui il governo di Kiev, a corto di carne da cannone, dà la caccia in tutta Europa sarebbe un tragico errore.
Il 2 giugno a Bolzano manifestazione antimilitarista per la Palestina
Una Repubblica complice di un genocidio?
A molti di noi piace chiedersi: “Cosa farei se fossi vivo durante la schiavitù? O nel Sud di Jim Crow? O dell’apartheid? Cosa farei se il mio Paese stesse commettendo un genocidio?”. La risposta è che lo state già facendo. Proprio adesso.
Aaron Bushnell, aviere americano immolatosi di fronte all’ambasciata israeliana a Washington
Da oltre 7 mesi lo Stato israeliano – con il sostegno politico, militare ed economico delle democrazie occidentali – sta mettendo in atto il genocidio del popolo palestinese a Gaza e Cisgiordania. In questo periodo di tempo una violenza totale è stata scatenata nei confronti dei palestinesi: massacrati, sfollati, saccheggiati, rastrellati, arrestati e torturati. La Striscia è stata trasformata in un territorio inadatto alla vita: le città sono cumuli di macerie, gli ospedali sono distrutti e gli ordigni inesplosi sono ovunque. Anche la gestione degli “aiuti umanitari” è funzionale allo sterminio: ai valichi di confine migliaia di camion carichi di viveri e beni essenziali sono lasciati da settimane sotto il sole a marcire mentre gruppi di coloni suprematisti si organizzano per distruggerli. In diversi casi l’esercito israeliano ha bombardato palestinesi mentre erano ammassati per la distribuzione dei pasti.
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Presidio contro FlyingBasket, produttrice bolzanina di droni partecipata da Leonardo
Fermare il genocidio a Gaza, bloccare l’economia di guerra. Resoconto del corteo del 4 maggio a Bolzano
Nel pomeriggio di sabato 4 maggio, un corteo di circa 200 persone, chiamato dall’assemblea cittadina in solidarietà con il popolo palestinese, ha attraversato, per l’ennesima volta in questi mesi, le strade di Bolzano. Come nelle altre occasioni, una discreta presenza di giovani e giovanissimi, oltre a diversi palestinesi e membri di altre comunità arabe.
Il dito e la luna. Sulla coda di paglia di FlyingBasket
Per venerdì 26 marzo alle 17.00, l’assemblea bolzanina in solidarietà con il popolo palestinese ha organizzato un presidio fuori dalla sede di FlyingBasket, in Via Enrico Fermi 29 a Bolzano. Il motivo – già denunciato lo scorso febbraio nel corso di una manifestazione contro la vicina Iveco – è che la scorsa estate (dopo che avevano già collaborato in passato) il 10% delle quote della startup sudtirolese, che progetta e produce droni da trasporto, è stato acquisito da Leonardo, la maggiore industria bellica italiana e fra le più importanti a livello internazionale.
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Venerdì 26 aprile presidio contro FlyingBasket, produttrice bolzanina di droni partecipata da Leonardo
Siamo in guerra? Sabato 20 aprile iniziativa con Antonio Mazzeo a Bolzano
“Siamo in guerra?
Presentazione con Antonio Mazzeo
Insegnante e ricercatore antimilitarista, autore del libro La scuola va alla guerra
Il dibattito pubblico è sempre più militarizzato, il dissenso mistificato, censurato. Chi parla di pace e opposizione alla guerra viene accusato di complicità col nemico di turno. Le scuole e le università assomigliano sempre più a caserme in cui non c’è spazio per il pensiero critico. L’industria bellica aumenta a dismisura i profitti. Sui principali media il partito unico della guerra e degli affari non ha opposizione.
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Venerdì 22 marzo presidio all’università di Bolzano contro le complicità del mondo accademico con il genocidio e l’industria bellica
Fermiamo il genocidio del popolo palestinese!
Contro tutte le collaborazioni delle università con l’industria bellica e con lo Stato d’Israele
Governo italiano complice del genocidio. Presidio contro la premier Meloni
Lunedì 19 febbraio a Bolzano presidio contro le esercitazioni militari e per la Palestina
L’Esercito Italiano è complice del genocidio in Palestina
e in questi giorni sulle Dolomiti prepara le guerre di domani
Dal 19 al 21 febbraio tra Corvara e San Candido – dopo una prima parte in Piemonte – si svolge Volpe bianca, l’ennesima esercitazione militare internazionale in provincia, in preparazione a più ampie esercitazioni NATO. Presentata quasi come un evento collaterale delle Alpiniadi degli sport invernali previste nei giorni successivi, si tratta in realtà di attività di addestramento al combattimento in montagna e in climi rigidi, con lo sguardo alle guerre di domani. Proprio Bolzano lo scorso anno aveva ospitato un convegno nel quale generali, politici e industriali – tra i quali l’amministratore delegato dell’Iveco – avevano discusso dello scioglimento dei ghiacci dell’Artico come di un’opportunità dal punto di vista geostrategico e della competizione per le materie prime, in vista della quale sarebbe stato necessario armarsi adeguatamente.