A quanto riporta il sito del quotidiano Alto Adige, la scorsa notte (19 novembre) ignoti hanno imbrattato l’ingresso della sede Rai in Piazza Mazzini a Bolzano con vernice rossa e una scritta in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame da ormai un mese contro il 41 bis applicatogli e l’ergastolo ostativo. Nei giorni scorsi striscioni in solidarietà con Alfredo erano comparsi a Bolzano lungo la tangenziale cittadina e poco fuori città lungo la statale (il trafiletto è dell’Alto Adige):
Archivi tag: Repressione
Solidarietà con gli imputati per il corteo contro le frontiere al Brennero. Venerdì 14 maggio presidio a Bolzano
Il 14 maggio verrà pronunciata la sentenza per 63 compagni accusati di devastazione e saccheggio per il corteo contro le frontiere al Brennero del 7 maggio 2016, per i quali l’accusa ha chiesto oltre 300 anni di carcere. Cinque anni dopo quella giornata, i motivi che ci hanno spinti a scendere in strada sono più validi che mai: alle frontiere della fortezza Europa si continua a morire (l’ultima strage, con 120 persone lasciate annegare nel Mediterraneo, è di poche settimane fa) e la condizione di clandestinizzazione che lo Stato riserva agli stranieri senza documenti è stata estesa all’intera società, con la militarizzazione e il controllo generalizzato dei nostri spostamenti giustificati con l’Emergenza Covid. Non solo: l’accusa di devastazione e saccheggio è l’arma con cui lo Stato sta rispondendo ai più forti momenti di lotta contro la gestione dell’emergenza: la rivolta nelle carceri a marzo e gli scontri contro l’imposizione del coprifuoco ad ottobre dello scorso anno.
Venerdì 14 maggio alle 18.00 presidio solidale a Bolzano, ai prati del Talvera altezza ponte Talvera
“Ciò per cui ci scandalizziamo rivela sempre chi siamo”: sulle richieste di condanna per il 7 maggio 2016 al Brennero
Lo scorso venerdì, in un tribunale di Bolzano com’è ormai d’abitudine ridicolmente blindato, lo stato, nella persona del PM Andrea Sacchetti, ha chiesto oltre 300 anni complessivi di condanna per devastazione e saccheggio e altri reati per 63 compagni rei di aver partecipato alla manifestazione contro le frontiere del 7 maggio 2016 al Brennero. Le singole condanne arrivano fino a 10 anni (!), già ridotte di un terzo per via della scelta del rito abbreviato. La sentenza dovrebbe arrivare nei prossimi mesi. Pubblichiamo di seguito il testo di un volantino scritto dopo le richieste di condanna e uscito in questi giorni a Bolzano, insieme ad alcune parti del testo di indizione di quella manifestazione e al comunicato uscito nei giorni immediatamente successivi, per ricordare le motivazioni e lo spirito di quella giornata. Per un’analisi più dettagliata di questo ennesimo attacco repressivo rimandiamo a questa intervista a un compagno su Radio Blackout.