Archivi tag: Tecnologie convergenti
Dal fronte umano n. 3 – Un test chiamato Gaza
Sabato 16 dicembre alla Santabarbara (BZ) iniziativa su smart city e controllo digitale con il collettivo Sumud di Venezia
Il 16 Dicembre dalle ore 17.30 – dopo il corteo cittadino in solidarietà con il popolo palestinese – avremo l’occasione di parlare con alcune compagne e compagni del collettivo Sumud di Venezia sulla Smart Control Room (SCR) di Venezia e il suo funzionamento, per capirne le reali implicazioni e il suo reale portato. Il collettivo presenterà il suo lavoro Un organo che tutto controlla, un controllo che tutto organizza. Lo scritto è un lavoro di ampio sguardo per capire come si sta diffondendo il cosiddetto fenomeno di “smart-city-zzazione” delle altre città d’Italia, per ricondurre questa “nuova frontiera dell’organizzazione” al contesto nazionale prima – che vede il “progetto Giove” come avanguardia di un nuovo modo di fare polizia – e a quello internazionale poi, che ruota intorno alla ridefinizione dei rapporti tra gli Stati, in funzione della guerra per il controllo delle “terre rare”.
24 novembre, Trento – serata sui nuovi OGM
Presentazione a Bolzano di Appello ai colibrì. Contro i nuovi OGM e l’agricoltura 4.0 – Mercoledì 25 ottobre alla Santabarbara
Nel “decreto siccità” approvato lo scorso maggio è stata inserita una norma che sdogana i nuovi OGM (in Italia chiamati eufemisticamente “tecniche di evoluzione assistita”), permettendone la sperimentazione in campo aperto. La Commissione europea si muove nella stessa direzione. Di fronte al degrado ambientale che esse stesse hanno provocato, le tecnoscienze e l’industria continuano a pretendere di fornire false soluzioni che preparano nuovi disastri.
16 e 17 settembre: O la borsa o la vita! Due giorni di discussioni al terreno No Tav
Dal fronte umano n. 2 – Contro il dispotismo della velocità
Appello ai colibrì. Contro i nuovi OGM e l’agricoltura 4.0
Rovereto: una domenica tra gli umani “cablati”
https://ilrovescio.info/2023/05/20/rovereto-una-domenica-tra-gli-umani-cablati/
A Pesaro, e oltre: messaggi dal fronte umano
https://ilrovescio.info/2023/05/09/a-pesaro-e-oltre-messaggi-dal-fronte-umano/
Chiacchierata su intelligenza artificiale e scenari di sfruttamento, controllo e disumanizzazione – giovedì 11 maggio alla Santabarbara (BZ)
Dietro la cortina fumogena di un dibattito sterile tra le opportunità che l’intelligenza artificiale offrirebbe e il rischio che si possa rivoltare contro l’umanità, le tecnologie digitali – e più in generale le cosiddette tecnologie convergenti – stanno già, e sempre più velocemente, fornendo agli stati e al capitale i mezzi tecnici per mettere le mani sulle menti e sui corpi con una pervasività senza precedenti. Mettersi di traverso difendendo l’imprevedibile è ogni giorno più urgente.
Rovereto (Tn), 19 aprile: Gli apprendisti stregoni dell’ingegneria genetica (e della guerra). Incontro e dibattito sui biolaboratori
Bolzano, di fronte e di profilo. L’Iveco, il NOI e la guerra all’umanità
Nelle scorse settimane fra l’Alto Adige (Val Pusteria) e le Dolomiti bellunesi si è svolta l’ennesima esercitazione militare, che ha visto truppe italiane, francesi e statunitensi addestrarsi “al combattimento in montagna e aree caratterizzate da climi rigidi” (“come in un film d’azione”, titola l’Alto Adige). Solo pochi mesi fa si era svolta un’esercitazione analoga, a margine della quale in un convegno a Bolzano si era presentato lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico come “un’opportunità” per le rotte commerciali e per l’accaparramento di materie prime, e un fattore di nuova centralità strategico-militare dell’area, alla quale prepararsi. Fra i partecipanti, l’amministratore delegato della bolzanina Iveco, in odore di nuove commesse. Se il presidio antimilitarista di giovedì e la critical mass promossa sabato dall’Assemblea cittadina contro le guerre e per il disarmo sono stati un’occasione, anche, per sottolineare cosa significhi vivere in uno stato in guerra e quanto sia urgente sabotarlo, la seconda parte del testo che segue prova ad allargare lo sguardo sulla faccia più in ombra della guerra che avanza, a partire da Bolzano.
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Cemento e QR code. Su devastazioni ambientali e digitalizzazione
Di seguito il testo di un intervento al corteo no tav contro la circonvallazione ferroviaria di Trento di sabato 17 dicembre (l’immagine è della manifestazione dello scorso aprile).
Volevo provare ad allargare lo sguardo verso un tema che in realtà è strettamente intrecciato con le grandi opere e più in generale con nocività e devastazioni ambientali: la digitalizzazione – e la cosiddetta transizione ecologica, che sempre più vengono presentate come una cosa sola.
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A proposito di materialità del digitale (appunti)
Il testo che segue non è altro che un “montaggio” degli appunti presi leggendo due saggi usciti nell’ultimo anno, Né intelligente né artificiale. Il lato oscuro dell’IA di Kate Crawford (il Mulino) e Inferno digitale. Perché internet, smartphone e social network stanno distruggendo il nostro pianeta di Guillaume Pitron, già autore de La guerra dei metalli rari. Il lato oscuro della transizione energetica e digitale (entrambi per Luiss). Un approfondimento di alcuni aspetti già tratteggiati nell’opuscolo Il mondo a distanza; forse può essere di qualche utilità per avere qualche coordinata più precisa sull’impatto materiale del mondo digitale. Qui il pdf per una lettura più agevole o per la stampa.
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Tagliare la strada al pilota automatico
Il testo che segue è la trascrizione di un intervento a due iniziative contro il lasciapassare dei giorni scorsi a Trento e Rovereto.
Alcuni indizi significativi dello scenario che si avvicina a grandi passi: il ministro Speranza ha parlato del green pass come della «più grande opera di digitalizzazione mai fatta». Fra i propositi usciti dal G20 di Roma, c’era quello di ridurre a 100 giorni i tempi di sviluppo dei “vaccini” per le «nuove pandemie»: si dà quindi per scontato che ce ne saranno, e giustamente, non avendo alcuna intenzione di mettere in discussione il sistema industriale che le produce (distruzione degli ecosistemi, commercio mondiale, vita in ambienti tutt’altro che salubri ecc.). E infatti, di fronte alla variante Omicron si annuncia l’arrivo di vaccini «aggiornati» a tempo di record. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, oltre a grandi opere che non lasciano certo intravedere ripensamenti rispetto alla follia sviluppista che ha condotto alla pandemia (come la circonvallazione ferroviaria di Trento legata al TAV del Brennero), gran parte delle risorse (anche di quelle dedicate alla sanità!) sono destinate alla digitalizzazione e alle infrastrutture di cui necessita, rete 5G in testa.
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Qui per restare. Sul green pass e il suo mondo
Il testo che segue è la trascrizione di un intervento tenuto domenica 3 ottobre a San Giorio di Susa (TO) nell’ambito di un’iniziativa contro il lasciapassare (vedi locandina). Funzionando come riassunto dei contenuti dell’opuscolo Il mondo a distanza e come rapida ricognizione del mondo di cui il green pass è espressione, abbiamo pensato che potesse essere di qualche utilità e quindi di pubblicarla.
Il green pass non rappresenta “solamente” un modo particolarmente infame per costringere a sottoporsi alla sperimentazione dei cosiddetti vaccini. Io mi concentrerò, a partire dai contenuti dell’opuscolo Il mondo a distanza, su questo lasciapassare come dispositivo tecnologico di controllo, sul mondo di cui è espressione e sugli scenari che apre. D’altronde il ministro Speranza ne ha parlato come della “più grande opera di digitalizzazione mai fatta”.
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Due giorni di discussioni contro la società della miseria tecnologica – 4 e 5 settembre al terreno no tav (TN)
“Ogni giorno che passa, tutto il baraccone dell’Emergenza Covid si rivela sempre più per quello che è: una manovra mostruosa e un atto di guerra all’umanità intera. Tra vaccinazioni biotecnologiche, tracciamento elettronico e militarizzazione montante, quella che ci viene apparecchiata è una vita da schiavi tecnicamente equipaggiata. Mentre in Italia e in sempre più Paesi del mondo montano le proteste, abbiamo deciso di organizzare due giornate di incontri e discussioni, in cui si parlerà dei cosiddetti vaccini, del ‘mondo a distanza’ 5G, del ‘modello Amazon’ nella ristrutturazione del lavoro, della riorganizzazione della scuola e dell’educazione secondo le nuove esigenze ipertecnologiche del capitale. Per affinare le idee e prendere la mira contro il mondo-macchina degli uomini-macchina, ma anche per riscoprire, difendere, contrapporgli una dimensione di incontro e socialità orgogliosamente umana.”
“Siamo persone, non algoritmi”
Ieri, nell’ambito di una mobilitazione nazionale e nel disinteresse pressoché generale a livello locale, anche a Bolzano alcune decine di rider, perlopiù della piattaforma Deliveroo, sono scesi in piazza per rivendicare condizioni di lavoro umane. In questo caso non si tratta di un modo di dire ma di un’espressione decisamente appropriata: infatti le piattaforme di delivery, alle forme “classiche” di sfruttamento e ricatto (cottimo, paghe da fame, assenza di tutele, precarietà, minacce a chi alza la testa) associano il controllo algoritmico dei lavoratori, governati e monitorati attraverso lo smartphone da un’applicazione – i criteri di funzionamento della quale non sono conoscibili – che decide automaticamente e in tempo reale, in base alle loro performance, alle recensioni – veritiere o no – dei clienti o magari al fatto che qualcuno osi rivendicare migliori condizioni, se, quando e quanto farli lavorare. Un lavoro data-driven, come dovrebbe essere l’intera società nella visione dei Mario Draghi, degli altri sacerdoti della transizione digitale e dei suoi fedeli.
Opuscolo: Il mondo a distanza. Su pandemia, 5G, materialità rimossa del digitale e l’orizzonte di un controllo totalitario
Di seguito il testo dell’opuscolo, qui il file pdf stampabile (A5). Come si dice nella premessa, ci si propone semplicemente, attraverso alcune letture, esempi e considerazioni, di suggerire l’urgenza di prendere in mano il tema dell’impatto della tecnologia e in particolare delle tecnologie informatiche – rete 5G in testa – in termini di controllo, e di quel che si cela dietro la loro presunta immaterialità. Per richieste di copie cartacee, osservazioni o altro si può fare riferimento all’indirizzo email bergteufelbz@autistici.org. Il disegno in copertina è di acquadicarciofo.