Mentre ogni giorno che passa l’Iveco di Bolzano si conferma un tassello sempre più significativo dei piani di riarmo europei, in questi giorni tra il NOI Techpark di Bolzano e la Val Pusteria si stanno svolgendo le consuete esercitazioni militari finalizzate al combattimento in ambiente “artico e subartico”, con contorno di conferenze su prospettive geostrategiche e tecnologie belliche. Se già negli scorsi anni era evidente in quale scenario di preparazione alla guerra si inserissero queste iniziative, oggi i piani sempre più espliciti in questo senso dovrebbero rendere superflua ogni considerazione. Di seguito alcuni passaggi degli articoli usciti sul quotidiano Alto Adige.
Nella Serra in cui fiorisce ogni mistificazione
Con Gaza nel cuore, contro guerra e repressione
Sabato 22 febbraio, corteo a Rovereto: a fianco della resistenza palestinese, di Anan, di Juan…
Sabotato il campo sperimentale di viti OGM a San Floriano (VR)
“Aggiorniamo la memoria, il genocidio è ora”: sabato 25 gennaio presidio a Bolzano
“Mentre la resistenza palestinese è riuscita a imporre una fragile tregua nella martoriata Striscia di Gaza, nella Cisgiordania occupata incursioni militari, omicidi, massacri e rastrellamenti si moltiplicano. Provocazioni sanguinarie che hanno l’obiettivo di far saltare la tregua e permettere così la prosecuzione del genocidio, con mano libera garantita dagli Stati Uniti. Nel corso di questi 470 giorni è stato inevitabile porsi il problema di quale rapporto esista fra memoria e presente, e quale dovrebbe esistere fra la memoria e la lotta. La conoscenza della storia deve essere ridotta a un rituale istituzionale (sempre più stanco e sterile) oppure può essere una sorgente che alimenta le lotte contro le ingiustizie, le guerre, i genocidi e le persecuzioni di oggi?”
Venerdì 10 gennaio a Bolzano assemblea pubblica solidale con il popolo palestinese
Venerdì 20 dicembre alla Santabarbara iniziativa su movimento per la Palestina e repressione a Berlino
Segnaliamo questa iniziativa:
“La persecuzione dei gruppi e delle lotte di solidarietà con la Palestina a Berlino non è una novità. Tuttavia, negli ultimi mesi la repressione è aumentata in modo veemente. In questo processo la politica, lo Stato, i media e parte della sinistra lavorano fianco a fianco. La cosiddetta ‘ragion di Stato’ e l’indiscutibile sostegno allo Stato di Israele stanno colpendo duramente il movimento di solidarietà con la Palestina. Attraverso i divieti e lo scioglimento di eventi, le violenze nelle manifestazioni, licenziamenti di persone dal loro posto di lavoro, diffamazione pubblica, tentativi di intimidazione, restrizioni alla libertà di espressione, restrizioni al diritto d’asilo la repressione agisce e colpisce duramente.
In un momento di confronto aperto e discussione, ascolteremo cosa succede in Germania cercando insieme analogie e possibili strategie comuni di contrasto.”
Senza sosta contro guerra e genocidio: sabato 14 dicembre corteo a Bolzano
GENOCIDIO, GUERRA, AFFARI E REPRESSIONE
Fermiamo lo sterminio del popolo palestinese
Da oltre 14 mesi a Gaza è in corso il primo genocidio automatizzato della storia. Israele utilizza software di intelligenza artificiale per bombardare la Striscia, sterminando in modo sistematico la popolazione. Finora sono circa 45.000 i palestinesi massacrati ma secondo la rivista di medicina The Lancet il numero è ampiamente sottostimato e potrebbe arrivare a 200.000 tenendo conto di dispersi, morti per fame e mancanza di cure che l’assedio ha finora determinato. Un orrore senza precedenti che sta avvenendo con
la decisiva complicità di Stati Uniti e UE, fornitori del necessario sostegno economico, politico e militare. Gaza è diventata un metodo, una dottrina militare terroristica che Israele – con l’appoggio delle democrazie occidentali e del loro apparato propagandistico – ha applicato per due mesi in Libano e che
ora utilizza in Siria (domani con l’Iran?), con l’obiettivo di ridisegnare la mappa politica del Medio Oriente, saccheggiarne le risorse e piegarlo agli interessi del colonialismo sionista e dell’imperialismo occidentale.
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Torniamo in strada contro guerra e genocidio: venerdì 6 dicembre assemblea pubblica, sabato 14 corteo a Bolzano
Venerdì 22 novembre a Bolzano assemblea pubblica solidale con il popolo palestinese
Giovedì 14 novembre presidio contro il Ministro Piantedosi a Bolzano
La passerella di Piantedosi a Bolzano non può passare indisturbata
Contro un Governo guerrafondaio e complice del genocidio a Gaza, contro il DDL 1660
Giovedì 14 novembre il Ministro dell’Interno Piantedosi sarà in visita a Bolzano, al NOI Techpark in Via Volta.
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Perquisizioni e avviso orale per due scritte contro Questore e stampa
Riceviamo e condividiamo, sull’ennesima reazione sproporzionata da parte della Questura di Bolzano:
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4 novembre giornata del disertore anche a Bolzano
Anche quest’anno, le celebrazioni del 4 novembre a Bolzano non sono passate del tutto indisturbate. Mentre in Piazza Walther andava in scena la cerimonia ufficiale alla presenza di tutte le autorità, nella vicina Piazza Domenicani, nonostante il giorno lavorativo e l’orario mattutino, in diversi hanno risposto alla chiamata dell’Assemblea bolzanina in solidarietà con il popolo palestinese, dando vita a una rumorosa contestazione.
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Il 4 novembre a Bolzano presidio contro la guerra e il genocidio in Palestina
Lunedì 4 novembre 2024 – Ore 9.00 – Piazza Domenicani (BZ)
Presidio contro la guerra e il genocidio in Palestina
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Venerdì 25 ottobre a Bolzano assemblea pubblica solidale con il popolo palestinese
Sabato 19 ottobre presidio contro il DDL “sicurezza” e saluto al carcere di Bolzano
La loro “sicurezza” è solo repressione
Contro il DDL 1660, per continuare a lottare
Il Parlamento italiano sta per approvare il Disegno di legge 1660, che se da una parte si inserisce in una lunga storia di “pacchetti sicurezza” introdotti da governi di ogni colore e giustificati con le ricorrenti “emergenze”, dall’altra rappresenterebbe un salto di qualità significativo nel restringere ulteriormente ogni spazio per l’opposizione sociale alle politiche statali e per lo stesso dissenso.
Anche a Bolzano vietato manifestare il 7 ottobre. Scendiamo in piazza ugualmente
Anche a Bolzano, seguendo le direttive del Governo, la Questura ha vietato il presidio “Un anno di genocidio, un anno di resistenza” previsto per lunedì 7 ottobre. La motivazione, citiamo testualmente, è che “il 7 ottobre ricorre il primo anniversario dell’eccidio perpetrato da Hamas nei territori israeliani, da cui è scaturito il violento conflitto bellico in atto in Medioriente”. Secondo il Questore, la “coincidenza di data evidenzia come la manifestazione statica possa essere di fatto celebrativa del ‘Pogrom’ del 7 ottobre 2023 e pertanto caratterizzata da un’evidente apologia delle violenze perpetrate in quella data”. Ne deriverebbe un “grave pericolo per l’Ordine Pubblico”, e pertanto il Questore prescrive di effettuare il presidio in altra data.
Un anno di genocidio, un anno di resistenza. Sabato 12 ottobre corteo a Bolzano
Un anno di genocidio, un anno di resistenza
Lo Stato d’Israele allarga la carneficina al Libano, con la complicità degli Stati occidentali che intanto si preparano alla guerra che si avvicina chiudendo ogni spazio al dissenso. Non possiamo stare a guardare.