A Bolzano cariche sulla manifestazione contro il genocidio in Palestina

Condividiamo questo resoconto del presidio di ieri a Bolzano contro il genocidio del popolo palestinese:

Senza cadere dalle nuvole e oltre ogni vittimismo, di seguito riportiamo solamente i fatti accaduti ieri (sabato 23 gennaio) davanti alla stazione.
Dopo un paio di interventi al megafono, volti ad informare i passanti di ciò che sta accadendo in questi giorni a Gaza, alcune persone presenti alla manifestazione hanno provato a muoversi in corteo, ma la risposta poliziesca è stata immediata e violenta: caschi, scudi, manganelli e una timida carica fuori dal mercatino di Natale nel tentativo di farci scendere tutto lo spirito natalizio.
La polizia ha proposto in seguito di farci partire in corteo, ma alla condizione di dirigerci dove loro avrebbero deciso. No grazie…
Evidentemente davamo più fastidio lì, dove centinaia di turisti continuavano a passare trovandosi davanti agli occhi questa surreale cartolina di benvenuto nella città di Bolzano a ridosso del mercatino di Natale. Cori, bandiere e il grande striscione ripetutamente bloccato dalla polizia che riportava le seguenti parole: “Da Betlemme a Bolzano il Natale è annullato”. Tutto ciò, accerchiato da un cordone di celere.
In conclusione, se lo stato italiano è direttamente alleato al governo di Israele e la polizia è il braccio armato dello stato, che di fatto reprime le classi subalterne, allora possiamo dire che ieri hanno fatto bene il loro lavoro, a costo di rendersi complici di un genocidio.
Anche oggi le forze dell’ordine hanno salvato il Natale penserete voi, ma mentre la polizia era intenta a bloccare le persone che manifestavano, un gruppo di compagne ha posizionato simbolicamente nel presepe in piazza Walther una piccola salma di un bambino palestinese al posto di Gesù.
Starà a noi ora essere creative/i, nel pensiero e nell’azione per continuare questo percorso di lotta e solidarietà. Presto seguiranno altre assemblee pubbliche ed altre piazze.
Restiamo in contatto, teniamoci strette/i per non sprofondare nell’apatia di questi giorni festosi con un genocidio in diretta mondiale di sottofondo.

Sabato 23 dicembre a Bolzano ancora in piazza in solidarietà con il popolo palestinese

Stop the genocide – Free Palestine

Sabato 23 dicembre presidio a Bolzano

Ore 11.00 Piazza della Stazione (Fontana delle Rane)

Mentre a Betlemme i festeggiamenti per il Natale sono stati cancellati, nella nostra città la normalità non viene scalfita nemmeno da un genocidio. Disturbiamo la normalizzazione della guerra, non possiamo rimanere indifferenti.

Fermiamo il genocidio – Contro l’avanzata dell’occupazione israeliana – Non lasciamo in pace chi supporta l’occupazione e la guerra

Sabato 16 dicembre alla Santabarbara (BZ) iniziativa su smart city e controllo digitale con il collettivo Sumud di Venezia

Il 16 Dicembre dalle ore 17.30 – dopo il corteo cittadino in solidarietà con il popolo palestineseavremo l’occasione di parlare con alcune compagne e compagni del collettivo Sumud di Venezia sulla Smart Control Room (SCR) di Venezia e il suo funzionamento, per capirne le reali implicazioni e il suo reale portato. Il collettivo presenterà il suo lavoro Un organo che tutto controlla, un controllo che tutto organizza. Lo scritto è un lavoro di ampio sguardo per capire come si sta diffondendo il cosiddetto fenomeno di “smart-city-zzazione” delle altre città d’Italia, per ricondurre questa “nuova frontiera dell’organizzazione” al contesto nazionale prima – che vede il “progetto Giove” come avanguardia di un nuovo modo di fare polizia – e a quello internazionale poi, che ruota intorno alla ridefinizione dei rapporti tra gli Stati, in funzione della guerra per il controllo delle “terre rare”.

Sabato 9 dicembre a Bolzano presidio solidale con il popolo palestinese, sabato 16 corteo cittadino

Stop the genocide – Free Palestine

Sabato 9 dicembre presidio a Bolzano

  • Ore 11.00 Piazza Parrocchia (sotto il Duomo, di fronte a Piazza Walther)
  • Ore 12.30 Via Museo (nei pressi del negozio H&M)

Fermiamo il genocidio – Contro l’avanzata dell’occupazione israeliana – Non lasciamo in pace chi supporta l’occupazione e la guerra

Verso il corteo cittadino di sabato 16 dicembre, ore 10.00 Piazza Don Bosco

Assemblea solidale con il popolo palestinese

Venerdì 1 dicembre a Bolzano presentazione di “I CPR si chiudono con il fuoco” e saluto al carcere

Dalla Palestina a Bolzano, sempre contro i lager di Stato

Mentre sotto i nostri occhi nella Palestina occupata si compie un genocidio con la complicità diretta degli Stati e dell’industria bellica occidentali – e dell’esercito italiano –, la guerra mondiale in cui ci stanno trascinando e i cui fronti si moltiplicano non può che riflettersi anche all’interno dei confini italiani in un clima repressivo che uno Stato in guerra rende ogni giorno più feroce.

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Sabato 11 novembre a Bolzano torniamo in piazza in solidarietà con il popolo palestinese

Dopo la manifestazione antimilitarista del 4 novembre e nei giorni in cui finalmente anche in Italia qualcosa si muove contro la logistica di guerra, questo sabato (11 novembre) torniamo in piazza anche a Bolzano in solidarietà con il popolo palestinese. Ritrovo alle 10.30 all’angolo fra Via Cassa di Risparmio e Via Museo e poi corteo per le vie del centro (che il 4 novembre la Questura avrebbe voluto impedire). Di seguito il testo del volantino che è stato distribuito lo scorso sabato:

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Sabato 28 ottobre a Bolzano presidio contro i lager di Stato e saluto al carcere

Dalla Palestina a Bolzano, contro i lager di Stato

Anche in Sudtirolo sembra concretizzarsi l’apertura di un CPR, un luogo di detenzione dove persone “colpevoli” unicamente di non avere i documenti in regola potranno essere rinchiuse fino a 18 mesi in attesa di essere deportate nel paese d’origine. Se il governo Meloni intende aprirne di nuovi, la storia di questi lager della democrazia risale al 1998, quando furono creati dal centrosinistra. Gabbie nelle quali condizioni igieniche e sanitarie intollerabili si sommano a pestaggi e torture e non si contano le morti, i tentativi di suicidio e gli atti di autolesionismo. Un ingranaggio del sistema di selezione (la cosiddetta «accoglienza») delle persone che le devastazioni prodotte dal capitale in tutto il mondo hanno costretto a mettersi in viaggio: sfruttamento per le più docili, repressione per le altre. Una logica che sempre più si estende all’intera società: per questo l’esistenza di questi luoghi è un monito esplicito per alcune/i ma anche una minaccia per la libertà di tutte/i; per questo il coraggio delle persone recluse che letteralmente distruggendoli ne hanno a più riprese provocato la chiusura è un esempio per tutte/i.

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Presentazione a Bolzano di Appello ai colibrì. Contro i nuovi OGM e l’agricoltura 4.0 – Mercoledì 25 ottobre alla Santabarbara

Nel “decreto siccità” approvato lo scorso maggio è stata inserita una norma che sdogana i nuovi OGM (in Italia chiamati eufemisticamente “tecniche di evoluzione assistita”), permettendone la sperimentazione in campo aperto. La Commissione europea si muove nella stessa direzione. Di fronte al degrado ambientale che esse stesse hanno provocato, le tecnoscienze e l’industria continuano a pretendere di fornire false soluzioni che preparano nuovi disastri.

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"Costruire è facile, distruggere al contrario molto difficile" (Günther Anders)