Presidio in centro a Bolzano in solidarietà con Alfredo e gli altri e saluto al carcere

Nel primo pomeriggio di oggi (mercoledì 23 novembre) si è tenuto un presidio nel centro di Bolzano in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame da oltre un mese contro il 41 bis applicatogli e l’ergastolo ostativo, e con gli altri compagni che si sono uniti alla sua lotta. Interventi, letture, esposizione di una mostra sul 41 bis e volantinaggio; subito dopo ci si è spostati sotto le mura del carcere per un saluto solidale ai detenuti. Di seguito il testo distribuito.

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Imbrattata la sede Rai di Bolzano e comparsi striscioni in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame

A quanto riporta il sito del quotidiano Alto Adige, la scorsa notte (19 novembre) ignoti hanno imbrattato l’ingresso della sede Rai in Piazza Mazzini a Bolzano con vernice rossa e una scritta in solidarietà con Alfredo in sciopero della fame da ormai un mese contro il 41 bis applicatogli e l’ergastolo ostativo. Nei giorni scorsi striscioni in solidarietà con Alfredo erano comparsi a Bolzano lungo la tangenziale cittadina e poco fuori città lungo la statale (il trafiletto è dell’Alto Adige):

Una giornata contro le Forze armate e l’Unità nazionale

È poco, ma è qualcosa: le consuete celebrazioni del 4 novembre a Bolzano – particolarmente odiose per gran parte della popolazione, ricordando l’annessione del Sudtirolo da parte dell’Italia – non si sono svolte del tutto indisturbate. Bloccato dalla Digos il tentativo di alcuni antimilitaristi di srotolare uno striscione (“La pace non si fa con gli eserciti”) durante l’alzabandiera e la consegna delle onorificenze, la prontezza di spirito di qualcuno dei presenti, che ha imbrattato con colore rosso uno dei mezzi militari presenti in piazza, ha fatto sì che venisse comunque data una piccola dimostrazione di ciò di cui c’è più bisogno in tempi di guerra: disprezzo per tutte le Forze armate e per tutte le Unità nazionali; l’esatto contrario di quanto auspicato dai presenti alla cerimonia (“In questo momento l’Italia dovrebbe dimostrare di essere unita e vicina alle forze armate e alle forze dell’ordine”). Nel pomeriggio, il presidio chiamato dall’assemblea antimilitarista nella vicina Piazza del Grano è stato occasione per ricordare il ruolo dell’esercito italiano a difesa degli interessi del capitalismo nostrano e occidentale in mezzo mondo, la presenza in città dell’Iveco Defence Vehicles e il dovere di non lasciarla lavorare in pace, la solidarietà con disertori e profughi di tutte le guerre, la necessità di rompere il fronte interno e sabotare l’unità nazionale. È stato ricordato che alla guerra “esterna” corrisponde quella contro il nemico interno, lo sciopero della fame di Alfredo e degli altri contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, la necessità vitale per tutti di sostenere questa lotta.

4 novembre: niente da festeggiare! Presidio antimilitarista a Bolzano

Di seguito la chiamata uscita dall’assemblea pubblica antimilitarista di domenica per un momento di contestazione alle celebrazioni del 4 novembre in Piazza Walther.

Venerdì 4 novembre dalle 15.00 in Piazza del Grano presidio con microfono aperto. L’invito è a portare con sé qualcosa per fare rumore.

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Oggi a Bolzano si prepara la guerra di domani

Il testo che segue è stato distribuito oggi (lunedì 3 ottobre) a Bolzano fuori dal convegno di cui parla. In fondo, immagini dell’esercitazione Alpine Star apparse sui media locali.

In questi giorni fra il Renon, Merano 2000 e la Val Pusteria si sta svolgendo l’esercitazione Alpine Star 2022, con la quale ci si prefigge di “verificare il livello di prontezza operativa” delle truppe alpine in attività di “combattimento in ambiente montano”. Inaugurata con una delle ormai abituali celebrazioni di militarismo in Piazza Walther (esposizione di mezzi militari, sindaco con cappello da alpino, ecc.), comprende anche quello che è stato presentato come un “importante momento di valenza culturale e scientifica”: il convegno dal titolo Artico: il nuovo “grande gioco” mondiale che si svolge oggi a Castel Mareccio.

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Giovedì 2 giugno presidio antimilitarista a Bolzano

Anche quest’anno la mattina del 2 giugno in Piazza Walther, oltre al consueto alzabandiera, avrà luogo la “mostra espositiva di mezzi e attrezzature” di esercito, forze dell’ordine e associazioni varie (sotto alcune immagini dell’analoga iniziativa di alcuni anni fa, che non necessitano di commento). Con la consapevolezza che quello che possiamo fare qui e ora contro un futuro di guerra è prima di tutto non lasciare in pace chi lo prepara – da industrie come l’Iveco a qualsiasi presenza militare – dall’assemblea pubblica antimilitarista che si sta trovando da qualche tempo in città (prossimo appuntamento venerdì 10 giugno sempre alle 18.00 alle scalinate arcobaleno sopra il Pippo) è uscita la volontà di disturbare questo schifo.

Giovedì 2 giugno dalle 9.30 di fronte a Piazza Walther (alla fermata dell’autobus sotto il Duomo) presidio con microfono aperto

Lo stesso giorno nel pomeriggio a Trento ci sarà un corteo antimilitarista in concomitanza con l’apertura del festival dell’economia (di guerra).

"Costruire è facile, distruggere al contrario molto difficile" (Günther Anders)