Dal Brennero alla Palestina, abbattere le frontiere. Domenica 3 marzo manifestazione a Bolzano

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Dal Brennero alla Palestina, abbattere le frontiere

Mentre viene trasmesso in diretta televisiva l’orrore del genocidio del popolo palestinese, il prossimo 5 marzo la Corte di Cassazione si pronuncerà sulle condanne per la manifestazione contro il muro del Brennero del maggio 2016. Se saranno confermati i 130 anni complessivi inflitti in appello, per alcune decine di compagne/i si apriranno le porte del carcere.

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Lunedì 19 febbraio a Bolzano presidio contro le esercitazioni militari e per la Palestina

L’Esercito Italiano è complice del genocidio in Palestina
e in questi giorni sulle Dolomiti prepara le guerre di domani

Dal 19 al 21 febbraio tra Corvara e San Candido – dopo una prima parte in Piemonte – si svolge Volpe bianca, l’ennesima esercitazione militare internazionale in provincia, in preparazione a più ampie esercitazioni NATO. Presentata quasi come un evento collaterale delle Alpiniadi degli sport invernali previste nei giorni successivi, si tratta in realtà di attività di addestramento al combattimento in montagna e in climi rigidi, con lo sguardo alle guerre di domani. Proprio Bolzano lo scorso anno aveva ospitato un convegno nel quale generali, politici e industriali – tra i quali l’amministratore delegato dell’Iveco – avevano discusso dello scioglimento dei ghiacci dell’Artico come di un’opportunità dal punto di vista geostrategico e della competizione per le materie prime, in vista della quale sarebbe stato necessario armarsi adeguatamente.

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Non lasciamo in pace i complici del genocidio in Palestina: venerdì 2 febbraio manifestazione all’Iveco di Bolzano

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Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
La guerra inizia qui: Iveco DV e Leonardo complici dei massacri

Negli ultimi anni Iveco Defence Vehicles ha collaborato con l’industria bellica israeliana, e in particolare con Elbit Systems, allo sviluppo di mezzi militari e alla produzione di blindati venduti a paesi come Filippine e Ghana (acquisto finanziato, quest’ultimo, da istituti israeliani) anche a fini di repressione interna. Iveco fa profitti grazie a mezzi e sistemi d’arma testati sulla popolazione palestinese, e rivenduti ad altri Stati che li useranno a loro volta contro la propria popolazione.

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Venerdì 19 gennaio presidio contro il McDonald’s di Via Buozzi a Bolzano

Il genocidio del popolo palestinese, il più documentato della storia, prosegue da oltre 100 giorni, anche con il sostegno politico ed economico del Governo italiano.

Oltre 24mila civili uccisi accertati, tra cui almeno 11mila bambini. Decine di migliaia di feriti che gli ospedali, bombardati e lasciati senza medicine e corrente elettrica, non riescono a curare. Almeno 120 giornalisti palestinesi sono stati assassinati in modo scientifico. 30mila tonnellate di esplosivi sganciate dall’aviazione israeliana. Il 70% della Striscia di Gaza é stata distrutta e resa inabitabile per i prossimi decenni.

Mentre l’esercito israeliano colpisce i forni lasciando la popolazione di Gaza senza pane, McDonald’s Israel ha dichiarato: “Intendiamo donare migliaia di pasti ogni giorno ai soldati sul campo, e questo va oltre lo sconto ai soldati che vengono ai ristoranti”.

Non lasciamo in pace chi sostiene lo sterminio!

Assemblea solidale con il popolo palestinese

Problemi sanitari e vessazioni nel carcere di Bolzano

Condividiamo un resoconto dell’ultimo presidio solidale sotto le mura:

Lo scorso sabato siamo tornate/i ancora una volta sotto le mura di Via Dante per portare la nostra solidarietà ai detenuti del carcere di Bolzano. Mentre nella struttura si susseguono le passerelle di politici di vario colore che evidentemente hanno orecchie solo per le parole edulcorate della direzione e per i piagnistei dei sindacati dei secondini, dalla viva voce dei detenuti emerge una realtà ben diversa: abbiamo saputo che diversi di loro hanno contratto la scabbia dopo essere entrati in carcere, e che in tutta risposta sono stati messi in isolamento. Nei mesi scorsi, in occasione di altri presidi solidali, ci era stato riferito di persone con seri problemi di salute che non ricevevano assistenza adeguata, oltre che di continui ostacoli alla corrispondenza con i solidali all’esterno da parte della custodia. A questo si aggiunge l’evidente e prevedibile clima di intimidazione da parte delle guardie, che inibisce dal riferire i dettagli di quello che accade all’interno.

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Sabato 6 gennaio saluto al carcere di Bolzano – a seguire cena e asta di autofinanziamento in Santabarbara

Indira Hrustic, bolzanina, è morta ai primi di dicembre nel carcere di Spini di Gardolo, a Trento. Scontava una pena per piccoli reati contro il patrimonio, le mancavano pochi mesi di detenzione e voleva essere trasferita in un’altra città, vicino ai suoi famigliari. Era in isolamento per una lite con una guardia. A quanto si è potuto apprendere, si è impiccata, e le guardie hanno deciso di aspettare l’arrivo di un superiore prima di intervenire in suo soccorso, lasciandola morire.

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Presidio contro gli antiabortisti all’ospedale di Bolzano allontanato a spintoni dalla celere

Condividiamo questo resoconto del presidio di ieri (giovedì 28 dicembre) fuori dall’ospedale di Bolzano contro gli antiabortisti del Bewegung für das Leben, allontanato a scudate dalla celere perché la loro lugubre preghiera non venisse in alcun modo disturbata. Da rilevare che è la seconda volta in pochi giorni che la questura mostra i muscoli: sabato mattina erano volate manganellate contro un presidio contro il genocidio del popolo palestinese per impedire che si creasse disturbo al traffico.

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A Bolzano interrotta la messa di Natale in Duomo in solidarietà con la Palestina

La mattina di Natale, alcune e alcuni solidali con il popolo palestinese hanno interrotto la messa in Duomo, celebrata dal Vescovo e trasmessa in diretta televisiva, con uno striscione (“A Gaza c’è un genocidio, il Natale è annullato”), un lancio di volantini e ricordando che due giorni prima una manifestazione in solidarietà con il popolo palestinese tra la stazione e il mercatino di Natale di Bolzano era stata caricata dalla polizia per impedire ad ogni costo che il traffico turistico venisse disturbato. Mentre assistiamo a un genocidio pianificato e compiuto con il sostegno diretto dello Stato e dell’industria italiani e occidentali, la normalità delle feste ci è semplicemente insopportabile.

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"Costruire è facile, distruggere al contrario molto difficile" (Günther Anders)